«Every body – Un corpo mi hai preparato»

every_bodyEcco il tema dell’Oratorio estivo 2013: «Every body – Un corpo mi hai preparato». Inviteremo i ragazzi a guardare alle potenzialità del loro corpo e all’utilizzo di quello che la natura ha dato loro per il bene degli altri, contribuendo così a formare un’unica famiglia, quella umana!

Mani, braccia, piedi, gambe, dita non sono solo parti del corpo! Occhi, naso, orecchie, bocca non danno forma solamente a un viso come tanti! Nell’Oratorio estivo 2013 tutto quello che il nostro corpo può fare grazie alle parti che lo compongono sarà il segno di qualcosa di più grande che si chiama incarnazione, per scoprire che è con tutto noi stessi e con ogni parte di noi che realizziamo la vita! I ragazzi si accorgeranno che corpo e spirito non si trovano su due pianeti diversi, anzi formano una cosa sola che è la persona. Grazie a quello che siamo interamente, possiamo scoprire la nostra unicità, quella che ci fa entrare in relazione con gli altri per quello che siamo, senza vergogna ma con piena disponibilità e apertura. Proprio perché siamo unici e speciali – ed è così che dovremmo sentirci tutti – possiamo stare di fronte all’altro nella forma del dono.

Possiamo sorprendere con un abbraccio o incoraggiare con un sorriso; possiamo dare speranza con mani che sanno operare bene oppure infondere fiducia camminando accanto all’altro usando gambe e piedi. Tutto il corpo può contribuire al bene dell’altro e intanto può crescere e maturare armoniosamente, proprio perché nel farsi dono mette in gioco capacità, creatività, intelligenza…

Tutto quello che rende una persona pienamente se stessa, in questo modo, non si allontana da ciò che possiamo definire amore. Se ogni ragazzo si eserciterà a usare ogni parte del suo corpo per il bene dell’altro, guardandosi allo specchio non troverà un narciso pronto solo a soddisfare se stesso ma si sentirà parte di un disegno in cui l’amore gratuito muove l’universo.

La prossima estate è Every body!

 Anche per l’Oratorio estivo 2013 giochiamo con le parole, per formare uno slogan che sia accattivante per i ragazzi. Quest’anno scomodiamo l’inglese e scomponiamo la parola «everybody» in due parti, prendendole quasi alla lettera. Lo slogan dell’Estate 2013 in oratorio è dunque «Every body» che testualmente può significare «ogni corpo» e, estendendone il senso, «ogni parte del corpo».

Siamo tutti fatti di carne e ossa, di muscoli e di cervello, di cuore e polmoni… siamo fatti di emozioni, passione e intelligenza, abbiamo tutti una coscienza e usiamo le parole e compiamo i gesti per dire e fare qualcosa di più del semplice sopravvivere. E in più notiamo che in ognuno c’è fede (in qualcosa in qualcosa, in qualcuno, in un ideale o in una persona). Questo è l’Oratorio estivo dell’Anno della fede (che continua fino a ottobre) e per questo tiriamo in causa ancora la fede che ci porta ad avere delle convinzioni, anzi una convinzione.

Con tutto noi stessi, con ogni parte di noi, noi crediamo di poter realizzare l’unico compito che è dato a tutti, indistintamente: fare della propria vita un dono per gli altri! È questo che ci fa «umani» ed è proprio questo che ci fa «cristiani», cioè imitatori dell’unico Signore Gesù, il figlio di Dio che amava chiamarsi e farsi chiamare «il figlio dell’uomo».

Un corpo mi hai preparato.

Ancora una volta, come in ogni Oratorio estivo, il modello da seguire è quello di Gesù, che offre il suo corpo in sacrificio per il bene di tutti. Ogni passo del Vangelo ci presenta il mistero dell’incarnazione di Gesù: la sua nascita, la sua vita in famiglia e in mezzo al suo popolo, la sua missione, il suo messaggio, i passi e i gesti che ha compiuto, fino alla sua morte in croce e perfino alla sua risurrezione sono tutti segni della sua obbedienza alla volontà del Padre che per il suo figlio ha procurato un corpo come il nostro: «Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato…

Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà”» (Eb 10, 5.7).

I ragazzi possono imparare che fare la volontà del Padre vuol dire mettere in moto ogni parte del proprio corpo per compiere quelle opere buone che Lui ha preparato per ciascuno (cfr. Ef 2, 10).