LA SCUOLA E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE 

Non si intende qui affrontare l’annoso e complesso problema della scuola paritaria cattolica (e non cattolica), ma soltanto indicare il contributo che essa dà alla società italiana, anche se purtroppo non può destinare il proprio servizio ai più poveri, come vorrebbe. Soltanto in Italia, infatti, fra tutti i Paesi europei, lo Stato non finanzia le scuole gestite da altri, col risultato che le famiglie pagano le tasse allo Stato (che servono a finanziare la scuola) e poi pagano nuovamente le rette delle scuole paritarie. Viene in ogni caso penalizzata la libertà di scelta dei genitori circa la scuola che preferiscono per i loro figli. Secondo il Rapporto sulla scuola cattolica della CEI, in Italia ci sono circa 9.000 scuole cattoliche: 6.610 dell’infanzia, 1.130 scuole primarie, 591 secondarie inferiori, 621 secondarie superiori. Sono circa due terzi delle scuole paritarie. Gli allievi sono 730.000 e i dipendenti 90.000. Ma nel solo settembre 2011 circa 200 scuole non hanno riaperto i battenti all’inizio dell’anno scolastico. Dal 2002 le sovvenzioni dello Stato alle scuole paritarie (un milione di allievi) sono state in media circa 500 milioni all’anno (483 nel 2012, versati solo in parte). Per le scuole statali (8 milioni di allievi) lo Stato spende circa 50 miliardi. La spesa è certamente doverosa, vista l’importanza della scuola, ma si vorrebbe sottolineare soltanto che ogni allievo della scuola statale costa allo Stato molto di più di un coetaneo iscritto alla scuola paritaria. Il sistema di calcolo usato dall’autore della ricerca da cui attingiamo dovrebbe in ogni caso essere meglio verificato. Due terzi delle paritarie sono cattoliche. Si tratta inoltre di un contributo al pluralismo necessario anche nella scuola in una società democratica.

Quanto alla formazione professionale in Italia, la sua storia è legata a quella delle Congregazioni religiose, cominciando dai somaschi, seguiti da pavoniani, canossiane, stimmatini, giuseppini del Murialdo, salesiani, ecc. Le loro opere sono riunite nella Confederazione Nazionale Formazione Aggiornamento Professionale, per un totale di 36 enti con 285 centri di formazione professionale, 10.000 operatori e circa 115.000 allievi.