papa50Di fronte allo «scandalo mondiale di circa un miliardo, un miliardo di persone che ancora oggi soffrono la fame», non «possiamo girarci dall’altra parte» e far finta di nulla. Anche perché il cibo nel mondo «basterebbe a sfamare tutti».

È un grido di dolore – con quel «miliardo» di affamati ripetuto due volte – unito ad un appello a scuotere le coscienze, e a dar voce ai poveri in modo da far diventare un «ruggito» il loro sofferente silenzio, quello lanciato da Papa Francesco.

Sono parole appassionate contenute in un video messaggio registrato dal vescovo di Roma per dare tutto il suo appoggio alla “Campagna contro la fame nel mondo” che viene oggi lanciata dalla Caritas Internationalis, sul tema “Una sola famiglia umana – Cibo per tutti”.

Nel suo messaggio il Pontefice ricorda come le 164 Caritas nazionali confederate siano impegnate in 200 Paesi e territori del mondo e che «il loro lavoro è al cuore della missione della Chiesa e della sua attenzione verso tutti quelli che soffrono per lo scandalo della fame». Ricorda che quando gli apostoli dissero a Gesù che le persone che erano giunte ad ascoltare le sue parole erano anche affamate, «Egli li incitò ad andare a cercare il cibo».

Che «essendo poveri essi stessi, non trovarono altro che cinque pani e due pesci, ma con la grazia di Dio arrivarono a sfamare una moltitudine di persone, raccogliendo persino gli avanzi e riuscendo così a evitare ogni spreco». E la parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci, spiega il Papa «ci insegna proprio questo: che se c’è volontà, quello che abbiamo non finisce, anzi ne avanza e non va perso».

Perciò, chiede a tutti, «vi invito a fare posto nel vostro cuore a questa urgenza, rispettando questo diritto dato da Dio a tutti di poter avere accesso ad una alimentazione adeguata».

In pratica il Papa chiede di condividere «quel che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad affrontare numerosi ostacoli per soddisfare un bisogno così primario» e al tempo stesso propone di diventare «promotori di un’autentica cooperazione con i poveri, perché attraverso i frutti del loro e del nostro lavoro possano vivere una vita dignitosa».

Ecco quindi l’invito rivolto a «tutte le istituzioni del mondo, tutta la Chiesa e ognuno di noi, come una sola famiglia umana, a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo».

Questa campagna della Caritas, sottolinea il Pontefice, «vuole anche essere un invito a tutti noi a diventare più consapevoli delle nostre scelte alimentari, che spesso comportano lo spreco di cibo e un cattivo uso delle risorse a nostra disposizione». Ed è anche «un’esortazione a smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto sulle vite di chi – vicino o lontano che sia – la fame la soffre sulla propria pelle».

«Vi chiedo, con tutto il cuore, di appoggiare la nostra Caritas in questa nobile Campagna, per agire come una sola famiglia impegnata ad assicurare il cibo per tutti», sembra implorare il Papa che chiude il suo videomessaggio con la benedizione. Non prima di aver implorato a Dio «la grazia di vedere un mondo in cui mai nessuno debba morire di fame».​