Sono state due settimane intense quelle delle Missioni. Per chi vi ha partecipato ma anche per i familiari di chi vi ha partecipato…perché se un bambino o un adulto partecipava agli incontri significava svegliarsi prima, cenare a un determinato orario ecc, per fare in tempo. Insomma, cambiare il ritmo. La vita è l’insieme di tante giornate, diverse ma spesso molto simili, se non uguali, che sembrano scivolare via. A volte corriamo da un impegno all’altro senza nemmeno riflettere sul perché lo facciamo. Le Missioni sono state una grazia e un’opportunità importante per la nostra Unità Pastorale di ritornare alle origini più profonde di chi siamo e di dove vogliamo andare, della strada che vogliamo percorrere, della porta che vogliamo attraversare. E che porta può essere quella che necessita sacrifici, perdono, e per due settimane svegliarsi presto, verso le 6, o partecipare a un incontro serale dopo una giornata di studio e lavoro? Forse si tratta proprio della ‘porta stretta’ di cui parla Gesù, dove è necessario compiere scelte importanti, togliersi di dosso ciò che non serve e tenere l’essenziale. Ma non è impossibile. Dai piccoli agli anziani, nei diversi incontri per le varie fasce d’età, si è riusciti a fare tutto quanto si doveva fare, andare a scuola, cucinare, lavorare ecc. senza minore energia, anzi, forse con una carica in più. Quella di aver iniziato e terminato la giornata con il Signore. Padre Amos, Mario, Dario e Francesco con le loro riflessioni e spiegazioni ci hanno aiutati ad approfondire e rinsaldare la nostra Fede. Ora tocca a noi fare tesoro di quanto ci hanno raccontato, di quanto abbiamo compreso nei vari momenti di preghiera. Il ‘Vangelo secondo Marco’ e il mandato (-santifica la festa con la Messa, -prega in casa con la famiglia, -ravviva la fede con la catechesi, -costruisci comunione con il perdono) consegnati domenica alla chiusura delle Missioni sono il simbolo di quanto ci hanno donato. La certezza dell’importanza della Parola di Dio e alcuni suggerimenti, non impossibili, di modi per vivere la nostra Fede nella quotidianità. Per dedicare al Signore un po’ di tempo e sentirlo l’essenza della nostra vita nella vita di tutti i giorni.

Letizia Gualdoni

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